IMMERSIONI

ORCA Sub è corsi, immersioni, viaggi, week-end a tema e tanto altro. Se hai anche tu la “malattia della subacquea” con ORCA puoi trovare la cura, tutto l’anno.

Ai corsi e ai viaggi abbiamo dedicato delle pagine del sito. Qui trovi una descrizione – non esaustiva – dei siti di immersione che visitiamo abitualmente.

ORCA sub Palermo - dive sites

 

Area Marina Protetta di Capo Gallo e Isola delle Femmine

ORCA Palermo - immersioni AMP Capo GalloIstituita nel 2002, è la più recente in Italia. Si estende dal promontorio di Capo Gallo, a ridosso del porticciolo della Motomar da cui ci imbarchiamo, a Isola delle Femmine, includendo l’omonimo isolotto. Questi 16km di costa offrono numerosi siti di immersione di grande interesse.

 

 

  • Spianata di Capo Gallo

Molto vicina alla Motomar da cui partono le nostre immersioni, la spianata segue praterie di posidonia, rocce ricche di tane, spacchi su pareti ed una spianata di sabbia che si estende verso il largo, ricca di sogliole, seppie, cefali, saraghi, triglie, polpi, ricci e anthias. Alla profondità massima di 19 metri, la Spianata è una palestra ideale per nuovi subacquei e per chi desidera scoprire le peculiarità della costa palermitana.

  • Grotta dell’Olio e cunicoli

Una delle immersioni più accessibili e divertenti della costa, alla scoperta della grotta e dei numerosi passaggi tra piccoli archi, facili ma molto scenografici. Leggi qui il racconto di una nostra sub.

  • Punta Barcarello / Parete Barcarello
  • Secca della Palidda (A)
  • Grotta della Mazzara (A)

L’accesso alla grotta è a 7mt, la penetrazione di un centinaio di metri. Alla fine della grotta, percorrendo la quale è facile imbattersi in banchi di pesci stanziali, si emerge su una spiaggetta percorribile, dove si possono ammirare stalattiti e stalagmiti. Il sito si trova nella ZONA A della riserva e quindi accessibile solo con speciali autorizzazioni. 

  • Relitto dello Junker 52

Una delle più note immersioni delle coste palermitane, ogni estate ci viene richiesta da molti subacquei italiani e stranieri. Il relitto di uno Junker 52 (caccia tedesco della 2* guerra mondiale) giace su un fondo di sabbia alla profondità di 46 mt. La discesa nel blu e la profondità impegnativa rendono l’immersione non adatta a tutti i subacquei. Richiediamo quindi un brevetto di grato Deco Diver 40 o superiore e una buona esperienza generale. Ai subacquei che non si sono mi immersi con noi potremmo chiedere un’immersione di ambientamento per poterli conoscere meglio.

Nel relitto vivono aragoste di imponenti dimensioni, cernie da 20 a 40 kg e gronghi che raggiungono anche i 2-3 mt. di lunghezza, ai quali e’ possibile dare da mangiare e con i quali e’ possibile farsi immortalare in indimenticabili foto.

Ecco lo stralcio di un racconto trovato in rete, che racconta l’ammaraggio di fortuna del Junker nelle acque antistanti Sferracavallo:

Sferracavallo, estate del 1942. Metà pomeriggio di una bella giornata di sole. Giocavo con mio fratello Carlo sul terrazzo che faceva da copertura all’abitazione degli sfollati. Ad un certo momento sentiamo un brontolio, come di una pentola in ebollizione, e dal mare vediamo provenire una squadriglia di Junkers-52, in perfetta formazione, diretti verso Palermo. Gli aerei volavano ad un’altezza di circa trecento metri sopra le nostre teste. Un poco più in basso rispetto gli altri ne arrancava uno i cui motori emettevano un rumore irregolare interrotto da scoppiettii e vuoti di potenza. […] Evidentemente il pilota voleva tentare un ammaraggio. Dopo aver percorso quasi tutta la rada di Sferracavallo, all’altezza della P.ta Marconi (così definita per la presenza di una potente stazione radio), toccava la superficie del mare alzando un poderoso muro d’acqua al suo intorno. Quasi immediatamente dopo che si era fermato vidi scomparire il motore centrale e le ali. Dalla distanza di circa ottocento metri che mi separava dall’aereo notai gli uomini dell’equipaggio che si lanciavano dal portellone di sinistra che era stato aperto. 

  • Canyon di Isola

A partire dalla riva di ponente dell’isolotto delle Femmine, vicino la boa di segnalazione della zona A della riserva, il fondale si allunga alla profondità di circa 24 metri, per poi interrompersi bruscamente in una caduta verticale fino ai 40 metri, e degradare dolcemente sulla sabbia fino oltre i 50 metri. Questo è un ottimo punto di immersione, che permette di scendere sul fondale di 24 metri per poi continuare l’immersione alla scoperta di una serie di vallate che ne caratterizzano il fondale. Le vallate sono affiancate da imponenti conformazioni rocciose e adornate da splendide gorgonie, dando luogo al soprannome di “Canyon”, o per i subacquei locali ” Ai Canaluna”.

L’immersione è accessibile a tutti i subacquei con brevetto Advanced OWD o superiore.

  • Isolotto a Levante
  • Isolotto a Ponente

Isola delle Femmine offre diversi punti di immersione di notevole bellezza e diversi tra loro. Sul lato di ponente è possibile scendere facilmente su un pianoro di 24 metri per poi scendere lungo una parete verticale che sprofonda oltre i -40 metri. Storicamente abitata da decine e decine di aragoste, ora è ancora possibile trovarle nella parte bassa della parete, lontane dai pescatori di frodo.

Curiosità: se chiedete in giro la provenienza del nome “Isola delle Femmine” raccoglierete tante storie diverse tra loro, molte delle quali raccontano di un carcere femminile, di donne turche abbandonate sull’isola per sette anni o del suicidio della donna amata dal conte di Capaci. Nulla di tutto ciò è vero.

Ecco una versione più plausibile, trovata in rete:

In realtà il nome di isola delle femmine è stato acquisito dall’isolotto e poi dal comune solo per via un lungo processo di italianizzazione del vecchio nome dell’isolotto. Un tempo lo si conosceva come “insula fimi”, che a sua volta sta per “isola di Eufemio”, un vecchio generale messinese diventato poi governatore bizantino della Sicilia.

Sarà questa la storia vera della provenienza di questo nome?

  • Punta Matese
  • Arco (A)

Purtroppo non percorribile se non con speciali permessi erogati dall’AMP in ambito di programmi di Biologia, questa immersione vale comunque una menzione in quanto estremamente scenografica. E’ situata sul lato ponente dell’isolotto delle Femmine, ma – a differenza di altri percorsi – all’interno della zona interdetta alla balneazione.

Si scende verticalmente lungo una parete, addentrandosi in un ampio varco che arriva alla profondità di 49metri. Da qui si apre un arco di roccia, dal quale si comincia a risalire lungo la parete esterna.  

L’immersione è consentita solo a subacquei con brevetti Deco Diver 40 o equivalenti, che abilitino ad immersioni oltre i 40metri e alla decompressione.

  • Parete dell’Ancora

Prende il nome da una bella ancora di tonnara posta su i 20 mt. Facile vedere aragoste, parazoantos, pinna nobilis, polpi e vacchette di mare. I numerosi spacchi, grotte ed insenature la rendono un’immersione molto interessante. Accessibile a subacquei con brevetto Advanced OWD, Advanced PLUS, Deep Diver o superiori, raggiunge una profondità di 30-34 metri.

 

Zona Addaura

ORCA Palermo - immersioni AddauraA poca distanza dall’imbarco dell’ORCA, la zona antistante l’Addaura e l’Arenella offre diversi punti di immersione adatti sia a subacquei novizi che più esperti.

  • Punta Priolo

E’ una franata di roccia che già alla profondità di circa -15mt, quindi accessibile a brevettati Open Water Diver, offre la vista di numerosi spacchi e tane.

  • Orlo di Priolo

Una luminosa discesa nel blu fino alla profondità di -28mt porta ad un’orlata di grossi massi tra i quali aggirarsi in cerca di tane e delle numerose ancore. Una delle immersioni più apprezzate della zona.

  • Cristo sommerso

Posizionato nel 2016 ad una profondità di circa -30metri al largo di Punta Priolo, la statua del Cristo degli Abissi è la gemella di quella posta nel 1954 sul fondale dell’area marina protetta di Portofino. A differenza di quella però il “Cristo degli Abissi” palermitano non è in bronzo, ma è realizzato in materiale eco compatibile.

  • Relitto di Vergine Maria

Il relitto di Vergine Maria in origine era un mercantile che stavano trasportando ai cantieri navali di Palermo per lo smantellamento; ma come racconta un romantico amico subacqueo, la nave a meta’ strada, decise che preferiva morire come nave e non come scatolette di tonno. Durante il percorso si spacco’ a meta’ franando su un fondale di sabbia alla profondita’ di 17 mt.. Oggi un bellissimo reef artificiale, tra le cui stanze e stive quasi tutte percorribili, trovano rifugio: astici, gronghi, corvine, cerniotti, anthias, pinne nobilis e tutta una serie di piccoli e simpaticissimi crostacei che ci accompagnano durante l’immersione.

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In modalità full-day, con permanenza a bordo l’intera giornata, pranzo a bordo e fino a tre immersioni, Orca organizza escursioni a:

Porticello

Abituale meta di full-day, il promontorio di Porticello offre non solo bellissime immersioni ORCA Palermo - immersioni Porticelloper subacquei di tutti i livelli, ma anche fauna e flora molto belle.

  • Scarpone

Avvicinandoci via mare alla punta del faro di Porticello, ci si imbatte in un imponente scoglio a forma di scarpone da cui il nome del luogo. Le possibilita’ di immersioni nei pressi di questo scoglio sono molteplici; si puo’ decidere di andare lungo pareti che scendono da 0 mt. a 40 mt. a strapiombo; si puo’ decidere di andare lungo massate alla ricerche di tane di aragoste, polpi, cernie, gronghi; o si puo’ scegliere di inoltrarsi lungo canion che portano verso il largo per poi ritornare con percorsi molto suggestivi. A voi la scelta.

  • Secca della Formica

Lo scoglio della formica e’ una montagna che da 60 mt. di profondita’ raggiunge la superficie e fuoriesce dall’acqua per circa mezzo metro, al centro del golfo di Porticello. Essendo la montagna di dimensioni gigantesche, la possibilita’ di variare le immersioni, scegliendo percorsi facili o difficili, poco profondi o piuttosto impegnativi, tecnici o ricreativi, ne fa uno dei piu’ famosi e visitati punti d’immersione della zona. Il fatto che ” La Formica” si trovi in mare aperto contribuisce ad incrementare l’interesse di coloro che qui, oltre a poter vedere le specie che normalmente abitano le nostre coste, possono fare fortunati incontri con amici non sempre comuni come: tonni, pesci luna, grosse ricciole, saraghi imperiali, branchi di occhiate e qualcuno racconta anche di aver fatto un’immersione udendo i versi dei delfini.

  • Secca della Chianca

E’ una secca a mare aperto, con un largo cappello di 15-18 metri circa di profondità. Interessante per gli avvistamenti di pesci di passo e le , cernie di medie dimensioni. Suggestivo il “villaggio delle gorgonie” a trenta metri, in cui la crescita delle colonie è su di un substrato orizzontale, anziché verticale, come di consueto.

  • Grotta Agnone

Situata sul lato est di Capo Zafferano, è una grotta semplice ma molto suggestiva, adatta a tutti i sub. Si raggiunge una profondità di -16 metri.

  • Scoglio dell’Aspra

Iniziando ad immergersi partendo da una affascinante piscina naturale tra le rocce a pochi metri di profondita’, si imbocca uno spacco che ci conduce tra rocce, pareti e tane, sino ad una profondita’ di 30 mt. dandoci la possibilita’ di incontrare durante il nostro percorso, bellissime aragoste, cicale di mare, cernie e tane di polpi.

 

Terrasini

Per una full-day diversa dalle solite mete, Cala Rossa è una destinazione ideale. Una bella parete, che permette diverse immersioni e soprattutto passaggi, cunicoli e grotte non impegnative ma di ORCA Palermo - immersioni Terrasinigrande suggestione.

  • Cala Rossa

A poche centinaia di metri dalla costa da un fondo di circa 40/50mt questa ricchissima secca arriva con il suo cappello a circa 10 mt. Diversi sono i percorsi che si possono seguire su questo vasto ammasso roccioso dove c’è un altissima concentrazione di vita. Murene, gronchi, aragoste, granchi e gamberi riempiono ogni tana. Dotti e dentici si radunano dove la corrente arriva sulla secca mentre all’improvviso possono apparire ricciole singole o a branchi che inseguono qualche malcapitata preda.

  • Grotte di Capo Rama

Numerose e variegate, le immersioni alla scoperta delel grotte di Capo Rama, alcune accessibili aglio Open Water Diver, sono una meta diversa e molto divertente anche per i bubacuqi più “navigati”.

  • Secca del Corallo

Già dalle quote meno profonde della Secca si notano notevoli concentrazioni di gorgonie gialle (eunicella cavolini) popolare le aree più regolari, nascondendo piccole fenditure che accolgono spesso polpi e castagno, le prede ambite da predatori quali murene, dentici, ricciole o palamiti. Intorno ai 30 metri si notano, abbarbicate alle pareti, splendenti colonie di gorgonie rosse (paramuricee), che disposte ad ampio ventaglio, intercettano, con i piccoli polipi estroflessi, microparticelle in sospensione, di cui si alimentano.

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Gite “fuori-porta”

Infine, appoggiandosi ad operatori locali, con Orca puoi avere la possibilità di aggregarti a fine settimana “fuori porta” in compagnia dei tuoi Istruttori e dei tuoi compagni di immersione. Alcune delle destinazioni più comuni (ma l’elenco non è esaustivo… seguici sui social o iscriviti alla lista broadcast di Whatsapp al 338-8882236 per avere tutte le proposte) sono:

Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo

Un’altra meta “fuori porta” che merita sicuramente una capatina ogni tanto. Il tratto di costa tra Castellammare e San Vito non offre solo immersioni sui – pur famosissimi – relitti del Capua e del Kent, ma anche altri siti interessanti: Parete dell’Impusu, Museo Sommerso, Orlo di Cala Berretta, Faraglioni ed altri.

Ustica

La “Perla nera del Mediterraneo” a poche miglia da Palermo. Ustica è la prima Area Marina Protetta e si vede: nella cornice di fondali molto variegati, tra canyon, pareti e caverne, si incontrano numerosissimi pesci, tra cui i più comuni i barracua, le cernie e le ricciole.

Stretto di Messina

Per gli amanti dei relitti, un appuntamento da non perdere. Non solo; Scilla, la montagna sommersa, è annoverata da molte riviste subacquee estere tra le 100 immersioni più belle al mondo. Vuoi venir ea scoprire perché?

 

Pulizie dei Fondali

Divertirsi, essere utile all’ambiente, partecipare ad un grande progetto, entrare a far parte della community dei Rangers. Ti ispira?

NOVITA’ 2019: Orca partecipa al GREEN WAVE ISDA con escursioni in barca di pulizia ei fondali. La quota di partecipazione ti permette di partecipare attivamente alla raccolta di rifiuti da selezionati fondali, di ricevere i gadget ed i riconoscimenti Green Wave e di entrare nella community degli ISDA Rangers. Chiama subito per richiedere maggiori informazioni !

 

 

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